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ATTIVITA' 2014

Relazioni delle principali attività svolte durante l'anno.

GITA SCIALPINISTICA IN VAL SARENTINO DOMENICA 09 FEBBRAIO
2014
Dopo essere stata rinviata per ben due volte a causa del maltempo,
finalmente domenica 9 febbraio i satini di Ravina sono riusciti a fare la prima
gita sci alpinistica della stagione. Partiti da Ravina sotto la pioggia, ma
confidando nelle previsioni meteo che davano un miglioramento durante la
giornata, si sono recati in val Sarentino con l’obiettivo di salire Cima delle
Laste (Pfatten Spitze 2432). Questa cima che si sale dal parcheggio del lago
di Valdurna è un concatenarsi di prati e fasce di radi boschi che portano a
sbucare sui dossi sotto la vetta, e ben si presta a essere percorsa in
sicurezza anche dopo abbondanti nevicate come quelle dei giorni precedenti.
Divisi in gruppi, sotto una fitta nevicata, iniziamo la salita con in testa il
gruppo dei giovani che guidati da Alberto aprono faticosamente la traccia con
la neve che arriva fin quasi al ginocchio. Superati alcuni masi e una fascia di
bosco sbucchiamo in fondo a un prato nei pressi di una baita presso la quale
facciamo una sosta. Mentre Alberto, cartina alla mano, descrive ai ragazzi la
zona, un altro gruppo passa in testa a battere la traccia. Arrivati in campo
aperto la lattiginosa luce che filtra dalle nubi appiattisce i contorni di dossi e
cunette rendendo difficoltoso vederne la pendenza per cui ci fermiamo presso
un grande masso che ci ripara in parte dal vento e dalla neve. Solamente
centocinquanta metri di dislivello ci separano dalla croce di vetta che si vede
sopra di noi, purtroppo per raggiungerla si devono attraversare un paio di
vallette ma con questa luce non riusciamo a valutare la consistenza e la
quantità del manto nevoso perciò decidiamo di tornare indietro. La discesa
nella neve profonda e soffice è quanto di meglio si possa desiderare e allora,
arrivati ai primi masi, ripelliamo e risaliamo fino al limite della vegetazione.
Pur non essendo riusciti a toccare la cima e considerando le condizioni
meteo, il bilancio della giornata è stato positivo con un totale di circa mille
metri di dislivello saliti e quello che più conta discesi in una neve
meravigliosa. Nel pomeriggio mentre stiamo gustando gulashsuppe e birra le
nubi si dissolvono e lasciamo la val Sarentino con il sole che illumina i boschi
carichi di neve. Un ringraziamento ai nostri istruttori Caterina e Alberto che
nonostante l’elevato pericolo di valanghe e le precarie condizioni meteo sono
riusciti a trovare un itinerario sicuro e divertente e ai numerosi partecipanti
che non si sono lasciati intimidire dalla copiosa nevicata.

https://picasaweb.google.com/105639834577184027399/GITACIMADELLELASTE2014?authkey=Gv1sRgCNaC3fP3rt3MDQ

 


GITA SCIALPINISTICA A CIMA TRENTA 09/03/2014
Seconda uscita scialpinistica domenica tre marzo per gli scialpinisti della
sezione SAT di Ravina e finalmente con il sole in questa stagione che
seppur ricca di neve è stata avara di belle giornate. Meta di giornata Cima
Trenta ( Walscher berg 2624 ) nel gruppo delle Maddalene dal versante della
val d’Ultimo. Raggiunto l’abitato di Santa Geltrude parcheggiamo nella parte
bassa dell’abitato e calzati gli sci ci avviamo per un prato fino a imboccare la
forestale che porta nella Kirchbergtal. Seguiamo la strada fino a quando la
valle presenta un tratto più ripido, saliamo adesso a sinistra per un ripido
bosco fino ad un avvallamento percorrendo il quale giungiamo infine in
campo aperto. Passiamo vicino alla Innere Alplaner alm e per dossi e vallette
giungiamo in vista della rampa finale. Saliti a un piccolo passo, percorriamo la
dorsale e in breve siamo in vetta. La temperatura mite ci invoglia a
soffermarci in cima per goderci il sole e ammirare la miriade di cime che ci
circondano. Affrontiamo la discesa che con 1200 metri di dislivello ci condurrà
a valle. Nella prima parte troviamo ancora una bella neve polverosa e
andiamo a cercare i pendii non ancora segnati dagli sciatori che ci hanno
preceduto. Al limite della vegetazione la neve diventa più bagnata e pesante
e caliamo con prudenza nel ripido bosco fino alla forestale. Con facile sciata
lungo la strada e un prato finale giungiamo infine al parcheggio. Dopo una
sosta in un locale per rifocillarci torniamo a casa soddisfatti di questa bella
escursione.
https://picasaweb.google.com/105639834577184027399/GITACIMATRENTA09032014?authkey=Gv1sRgCPHO8KzLqeG2iQE#
 

GITA SCIALPINISTICA PALON DE LA MARE – VIOZ 05 – 06 APRILE
2014
Perfettamente riuscita e ricca di soddisfazioni la due giorni di scialpinismo
organizzata dalla sezione SAT di Ravina nel gruppo del Cevedale con meta
la traversata Palon de la Mare – Vioz.
I diciannove partecipanti sono partiti sabato 5 aprile alla volta della val di Peio
per portarsi ai 2000 metri di Malga Mare dove parte la salita verso il rifugio
Larcher. Arrivati al rifugio e fatta una breve sosta, si parte alla volta della cima
Nera che con i suoi 3031 metri di altezza ben si presta per abituarsi alla
quota in vista delle più alte cime del giorno dopo. Saliamo quindi in direzione
del lago delle Marmotte che costeggiamo per portarci sotto i ripidi pendii che
salgono verso la nostra meta. Dalla cima il panorama è grandioso, a
cominciare dal Vioz al Palon de la Mare, nostre mete del giorno dopo, per
passare al Rosole e al Cevedale fino alla suggestiva piramide del Gran
Zebrù. Rientrati al rifugio trascorriamo il pomeriggio riposando mentre fuori
cade una leggera nevicata portata da alcune nubi passeggere che si
dissolvono in tarda serata. La domenica mattina alle prime luci dell’alba
caliamo brevemente dal rifugio nella valle sottostante dove calzate le pelli di
foca, iniziamo la salita. Imbocchiamo un’erta valletta che ci consentirà di
portarci sul ghiacciaio de la Mare. Lo percorriamo sulla sua sinistra orografica
passando sotto i pendii del Cevedale e del Rosole fino al Col de la Mare.
Saliamo la dorsale in direzione della cima e dopo aver passato un
caratteristico torrione di roccia in breve siamo in vetta al Palon de la Mare.
Siamo ora su un magnifico balcone affacciato sul bacino del ghiacciaio dei
Forni con le stupende tredici cime che gli fanno da corona. Scendiamo per
una ripida e impegnativa rampa al passo della Vedretta Rossa per poi risalire
fino alla cima del monte Vioz, seconda meta di giornata. Ci aspettano ora più
di duemila metri di dislivello di discesa fino a Peio che possono essere
affrontati seguendo due differenti percorsi. Mentre un gruppo scende
direttamente in val de la Mite dal più impegnativo versante sud, l’altro cala sul
ghiacciaio dei Forni passando sotto cima Linke per risalire brevemente fino al
colle del Vioz. Da qui sceso l’erto canale fino alle piste da sci ci si
ricongiunge con l’altro gruppo in località Tarlenta e dopo una pausa per
rifocillarsi scendere insieme alle macchine. Un ringraziamento da parte dei
partecipanti va ai nostri istruttori di scialpinismo per l’ottima scelta
dell’itinerario in un ambiente cosi grandioso e suggestivo.
https://picasaweb.google.com/105639834577184027399/GITAPALONDELAMAREVIOZ2014?authkey=Gv1sRgCML6g5qjuLC9iAE
 


GITA ESCURSIONISTICA CORNISELLO – AMOLA 06/07/2014
Dopo l’escursione pomeridiana di sabato 17 maggio a Garniga Vecchia in
occasione della riapertura ufficiale del sentiero del Guardadocio e la salita
dalla Terlaga il giorno della festa alla Baita S.A.T. continua l’attività dei
camminatori della sezione S.A.T. di Ravina. Domenica 6 luglio la meta è il
giro ad anello Cornisello – Amola sulle pendici della Presanella. Questo
itinerario è noto sia per il suo valore escursionistico sia per l’aspetto
panoramico sui laghetti e sulle cime del massiccio della Presanella e del
gruppo di Brenta che mostra per intero il suo lato occidentale.
Purtroppo al mattino percorrendo in auto la val Rendena ci rendiamo conto
che oggi di panorami mozzafiato ne vedremo pochi in quanto le cime sono
già coperte dalle nubi. Dopo Pinzolo imbocchiamo la stretta stradina asfaltata
che porta ai laghi di Cornisello in val Nambrone. La seguiamo fino a quota
1885 dove parcheggiamo nei pressi del bivio per il rifugio Segantini. Zaino in
spalla ci avviamo per la strada in direzione del rifugio Cornisello superato il
quale essa termina all’imbocco del sentiero n°238 “ Guide Dallagiacoma” . Si
sale ora per il sentiero e superate alcune scalette e percorsa una dorsale con
una veduta sul lago di Cornisello arriviamo al lago Nero. Seguendo i segnavia
del sentiero 216 per una ripida rampa, con qualche lingua di neve, giungiamo
alla Bocchetta dell’Om sulla cresta che fa da spartiacque tra la Vallina
d’Amola e la val Cornisello. Dal passo, avvolti dalle nebbie, percorriamo in
lieve pendenza il sentiero che solca le pendici di Cima Pellissier per calare
poi in una valletta risalita la quale ci affacciamo sui ripiani sopra il rifugio
Segantini. Scendiamo al rifugio adagiato su di una panoramica terrazza
granitica transitando per un caratteristico ponte sospeso sopra un ramo del
Sarca d’Amola. Ci fermiamo per la pausa- pranzo che non prolunghiamo più
del dovuto perché il cielo si sta lentamente oscurando. Scendiamo per il
sentiero n°211 “Oscar Collini” che si abbassa sulla dorsale che domina la val
d’Amola fino alla verde conca di malga Vallina d’Amola. Da qui prendiamo la
forestale mentre sta cominciando a cadere un leggera pioggia che aumenterà
d’intensità appena giunti alle macchine.
La scelta dell’itinerario è stata apprezzata da tutti i ventisei partecipanti,
anche se le nubi basse non ci hanno lasciato che intravvedere i tanto
decantati panorami mozzafiato.
https://picasaweb.google.com/105639834577184027399/GITASATCORNISELLOAMOLA2014?authkey=Gv1sRgCOP4kfel486kHA
 


GITA DEI RAGAZZI ALLO SCILLIAR ( rel. Alberto )
Anche quest'anno si è conclusa nel migliore dei modi l'uscita con i ragazzi
della nostra sezione. Il tema proposto dalla SAT centrale erano le Dolomiti
nel loro spazio e confini. Credo che noi organizzatori, scegliendo la stupenda
Alpe di Siusi con la salita al Monte Pez e la traversata all'alpe di Seggiola con
discesa al laghetto di Fie', possiamo ritenerci soddisfatti e sicuri di aver
avvicinato a queste meravigliose montagne un cospicuo gruppo di giovani
appassionati. Partiti venerdì mattina con un pulmino,ci siamo fatti portare alla
bella località dei bagni di Razzes poco distante da Siusi. Li abbiamo
cominciato ad approfondire la conoscenza di tutto il gruppo,ed abbiamo
chiarito da subito alcune importanti regole da rispettare quando si affrontano
escursioni di quel tipo. Tutti molto contenti, iniziamo a salire verso l'alpe,
prima per un interessante sentiero geologico e poi su altri stupendi percorsi.
Passati dalla caratteristica malga Prossliner in prossimità della quale
abbiamo consumato il pranzo al sacco,con un ampio giro siamo giunti al bel
Rif.Malghetta dello Sciliar, che ci avrebbe ospitato per due notti. Una breve
introduzione alla cartografia ed orientamento ha preceduto una meritata
pausa nel prato antistante il bel Rifugio prima della gustosa cena. Il giorno
dopo,con il tempo un po' incerto, ma con gli zaini decisamente più leggeri
saliamo alla cima del monte Pez,dal quale in alcuni momenti riusciamo a
godere delle stupende panoramiche sugli altri gruppi Dolomitici vicini. Pranzo
al sacco al vicino Rif. Bolzano, e rientro dalla stessa via di salita con l'ultima
mezzoretta sotto una pioggerella fastidiosa. Prima di cena un
approfondimento su come si affronta un sentiero attrezzato visto che il giorno
dopo il programma prevede la salita per l'impegnativa cresta dei camosci.
Sentiero consigliato agli esperti con un breve tratto dove la progressione
avviene assicurati al cavo metallico di sicurezza. Dopo un brevissimo
momento mattutino durante il quale un incerto raggio di sole illumina la nostra
meta,le nebbie e le nuvole a tratti molto fitte ci avvolgono durante tutta la
salita. Le previsioni,che per la prima parte della giornata non erano proprio
proibitive , e aggiungerei anche la preparazione ed esperienza di noi
accompagnatori,hanno fatto si che la salita venisse effettuata da tutti con
grande soddisfazione ed in sicurezza. La più rilassante ma lunga discesa sul
particolarissimo sentiero degli Armenti, ci riporta al pullman che ci aspetta al
bel Laghetto di Fie'. Ringrazio in particolar modo i due giovani
accompagnatori Laura e Alessandro x il loro prezioso aiuto, la grande
disponibilità e competenza di Giuli che pur essendo di un'altra sezione,ci ha
accompagnati in questa positiva esperienza dando ai ragazzi tante curiose e
sapienti informazioni su flora, fauna e tanto altro!! La presenza e l'impegno
della nostra brava presidente Caterina ha fatto si che la gita si svolgesse nel
migliore dei modi. Concludo dicendo un GRANDE BRAVI ai tredici ragazzi
partecipanti con la solita speranza di aver lasciato dentro di loro una, anche
se pur minima traccia , che potrà esser loro di aiuto in un futuro
escursionistico. Con le stupende Dolomiti a testimonianza...
https://picasaweb.google.com/105639834577184027399/GITARAGAZZISCILIAR?authkey=Gv1sRgCJqryrSZ4Oev-wE#
 


GITA DEI RAGAZZI ALLO SCILLIAR ( rel. Virginia )
Venerdì 29 agosto: data programmata da tempo per l’inizio del fine settimana
in montagna con gli accompagnatori della sezione SAT di Ravina. Il tempo,
dopo tanti, troppi giorni di pioggia, è dalla nostra parte: all’ora di ritrovo per la
partenza il sole splende. Il programma prevede una traversata di tre giorni
sull’Alpe di Siusi, e proprio ai fini della traversata è stato prenotato un
pullmino. Siamo tredici partecipanti, dai9 ai 14 anni; avrebbe dovuto essere
con noi anche un altro nostro amico, che però purtroppo qualche giorno fa ha
avuto un incidente in bici e quindi non è potuto venire. Oltre a noi ragazzi ci
sono ovviamente gli accompagnatori Alberto, Caterina e Giuliano; Laura ed
Alessandro ci raggiungono il giorno dopo.L’autista ci accompagna fino a
Bagni di Razzes, da dove parte la nostra escursione fino al rifugio “Le
Malghette” col sole. Non abbiamo camminato molto anche se abbiamo
allungato il giro passando per la Malga Prossliner. Le camere del Rifugio
Malghette sono accoglienti, ci dividono tra maschi e femmine e ci prepariamo
i letti. La cena è un po’ scarsa e non ottima, ma in compagnia non ci si fa
caso più di tanto. Il sabato andiamo al rifugio Bolzano (2.450 m.) percorrendo
il Sentiero dei Turisti e poi raggiungiamo la cima Monte Pez (2.563 m.).
Anche i più piccoli camminano senza lamentarsi e dimostrano autonomia
anche nel portarsi lo zaino. Pranziamoal rifugio Bolzano e ci riposiamo sul
prato prima di ripartire. Durante il ritorno, quando mancano circa 20 minuti di
cammino per arrivare al rifugio Malghette, comincia a piovere, e piove
sempre di più: visto che manca poco non ci fermiamo neanche a metterci le
ventine, arriviamo quindi tutti bagnati tranne Alberto, che ha l’ombrello
(l’esperienza insegna…) . Il pomeriggio, visto che piove tutto il tempo,
rimaniamo nelle camere a giocare a Non t’arrabbiare e a “Obbligo o verità”; i
“piccoli” danno sfogo alla loro vivacità facendo un po’ di “rumore”. La sera del
sabato, in occasione della festa della locale sezione dell’Alpenverein, c’è una
rappresentazione al rifugio; suonano fino alle 3 di notte e al mattino c’è gente
dappertutto, sui tavoli e sulle panche: così tanta gente che dobbiamo fare
colazione all’aperto. La domenica mattina raggiungiamo nuovamente il rifugio
Bolzano, questa volta però dal Sentiero dei camosci. Lungo il sentiero alcuni
dei piccoli vengono assicurati in cordata perché bisogna percorrere un tratto
di ferrata e per alcuni di noi è la prima esperienza di sentiero attrezzato,
anche se non molto difficile. Dal rifugio Bolzano arriviamo fino a Malga
Sessel dove mangiamo i nostri panini in compagnia delle galline; una
addirittura lascia un “ricordino” sullo zaino di uno di noi. Proseguiamo,
passando anche da Malga TuffAlm per arrivare al lago di Fié; alcuni di noi,
per vincere la “gara di corsa olimpionica in montagna in discesa” scendono di
corsa realizzando un tempo davvero soddisfacente. Riformato il gruppo,
raggiungiamo il pullman, vicino al quale alcuni di noi trovano anche il tempo
di acquistare del miele da portare ai propri genitori. In circa un’ora e mezza
arriviamo a Ravina, dove ci salutiamo, un po’ stanchi ma soddisfatti. Un
ringraziamento ad Alberto, Caterina, Giuliano lo sciamano, Laura ed
Alessandro per averci accompagnati, per la pazienza che hanno dimostrato e
per aver condiviso con noi la loro esperienza su come si vive la montagna.


KM VERTICALE 2014 (di Alberto Degasperi )
Finalmente, il sole,ha baciato questa quinta edizione del Km verticale! Noi
della S.A.T. aspettavamo con trepidazione questa importante presenza. Ma
andiamo con ordine: sabato 25 ottobre grande partecipazione di ragazze/i dai
sei ai tredici anni,al mini Km, svolto come di consueto sul primo tratto, della
manifestazione più importante, da Ravina, fino poco sopra maso Montalto.
Due partenze separate, per dar modo ai mini atleti di misurarsi nel giusto
modo, vista la differenza di età . Grande competitività , ma anche tanta festa
per tutto il pomeriggio,alla sala Dematte',dove si sono svolte le premiazioni.
Per la cronaca, nella categoria dei piccolini sono Cattani Nicol e Alteri
Massimo a tagliare il traguardo per primi. Tra i più grandicelli hanno la meglio
Giovannetti Luna e Lissoni Gabriele. Più di sessanta i partecipanti in totale,
venuti, come pure nelle precedenti edizioni, anche dalla periferia della città ,e
da sezioni della S.A.T. più lontane. Insomma un'edizione da incorniciare,per il
Memorial Franco Chiesa, giovane Satino che ricordiamo con una
manifestazione sportiva da ben trent'anni! Già verso le ore 17 della vigilia,
quando abbiamo riaperto le iscrizioni per le ultime due ore, ci siamo resi
conto, che anche questa edizione del Km verticale, sarebbe stata da record,
almeno in quanto a partecipanti. Più di trecento partenti, atleti di grande livello
e amici della S.A.T. di Ravina, ma sopratutto amici e conoscenti di Renzo
Zambaldi , alla memoria del quale dedichiamo questo momento di grande
Sport. Tutto è andato a perfezione: la grande macchina organizzativa ha
funzionato benissimo! Pensate che nella sola giornata della gara un centinaio
di volontari danno il loro contributo!! Con il sentiero 691 in condizioni molto
buone ci saremmo aspettati pure il record del percorso. La prima frase del
grande Marco Facchinelli all'arrivo dopo aver visto il tempo della sua
prestazione , e' stata: "l'era meio con l'acqua e la pacioca".... Lui comunque
ha centrato il quinto successo consecutivo nel tempo di 39 minuti e una
manciata di secondi! La categoria femminile è stata vinta dalla brava Sabrina
Bampi col tempo di 52'e 29''. Il premio a ricordo di Danilo Tomaselli , come
primi Satini della nostra sezione, è stato vinto da Laura Degasperi, e da
Marco Fronza. Complimenti a tutti! Atleti e organizzatori ! Anche questa
quinta edizione sarà un'importante tassello da aggiungere al progetto
dell'amico Fausto De Stefani per la scuola di Kirtiphur in Nepal.
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FESTA 40° ANNIVERSARIO SEZIONE SAT RAVINA ( F. Ropele )
Sabato 22 novembre la sezione della Società degli alpinisti tridentini di
Ravina ha festeggiato i suoi quarantanni di attività. Lo ha fatto attraverso una
simpatica serata presso la sala “Demattè” all’insegna dei ricordi e delle
emozioni che hanno accompagnato tutti questi anni del sodalizio. La serata è
iniziata con l’entrata di alcuni bambini dell’ultima generazione satina che in
modo tra l’incredulo e l’ironico hanno sottolineato questo importante
anniversario, introducendo così l’intervento di Giovanni Degasperi socio
fondatore della sezione. E’ iniziato così il racconto di come durante un’uscita
nel Gruppo del Brenta con la giovane famiglia, i nipoti Paolo e Alberto
Degasperi e Roberto Larcher prospettavano l’idea di istituire, anche a Ravina,
una sezione Sat. Prima riunione esplorativa, il 12 ottobre 1974, con il
presidente della Sat Graffer e il consigliere Golini. L’adesione, come gruppo,
alla Sat di Trento, e nel 1979, il riconoscimento di sezione autonoma fino ai
giorni nostri con una sezione che può contare al suo attivo quasi quattrocento
soci. Ha preso poi in mano la conduzione della serata Roberto Stanchina
nella molteplice veste di presentatore, socio e presidente della circoscrizione
che in modo molto informale e allegro ha introdotto i vari ospiti. Si è iniziato
con il saluto della padrona di casa, la presidente Caterina Mazzalai, per
continuare con il presidente della SAT centrale Claudio Bassetti, del
presidente della circoscrizione e del presidente della Cassa Rurale di Aldeno
e Cadine Luigi Baldo. Dopo un intermezzo con alcune canzoni del Coro
Stella del Cornet il socio Alberto Degasperi ha proposto una carrellata di foto
dei primi vent’anni di storia della sezione commentandole in modo spiritoso
suscitando parecchie risate e commenti tra i presenti che si riconoscevano
nelle varie immagini. È stato quindi presentato il libro, scritto a più mani,ricco
di testimonianze e foto che è stato consegnato ai vari ospiti e innanzi tutto ai
diciannove soci fondatori con quarantanni di appartenenza che sono Anita e
Ferruccio Cattoni; Umberto Coser; Alberto, Dario, Giovanni, Massimo, Mauro
e Paolo Degasperi; Laura, Nilo e Sergio Dell’Anna; Remo Ferrari; Leonardo e
Riccardo Mazzalai; Tarcisio Paris; Franco Ropele; Sandro Serafini; Daria
Stenico. Sono poi stati chiamati sul palco don Giovanni Torresani per anni
parroco di Ravina, gli ex presidenti della SAT, Caola e Giacomoni e Gino
Micheli da vari decenni memoria storica di quanto avviene nel paese. Si è
passati poi agli insegnanti di ginnastica Agostino Bombardelli, Sabrina e
Massimo Zorzi e Monica Zanlucchi che si sono succeduti nel far sudare le
varie generazioni di satini. Nutrito anche il gruppo di amici alpinisti che negli
anni sono stati chiamati a proporre le loro esperienze nelle varie serate
organizzate e che hanno voluto portare il loro saluto. È stato infine donato il
libro anche ai rappresentanti delle associazioni di Ravina e delle sezioni SAT
intervenute. Particolarmente commovente il momento in ricordo di chi non è
arrivato a festeggiare assieme questo anniversario con le toccanti note del
“Signore delle cime” che ha lasciato non pochi presenti con gli occhi lucidi. La
serata si è conclusa con un ricco buffet apprezzato dai circa duecento
presenti che si sono intrattenuti tra chiacchiere e brindisi fin dopo la
mezzanotte.

https://picasaweb.google.com/105639834577184027399/FOTO40ANNIVERSARIOMOSTRAHIMALAYA?authkey=Gv1sRgCJm2g8Lnz7TD4wE#


GUARDADOCIO - FESTA IN BAITA 2014
https://picasaweb.google.com/105639834577184027399/GUARDADOCIOFESTAINBAITA2014?authkey=Gv1sRgCK_bnZz49sraXw#
 


ARRAMPIGIOK 2014 

https://picasaweb.google.com/105639834577184027399/ARRAMPIGIOK2014?authkey=Gv1sRgCJmv1sXGgImluwE


IL TRENTINO 25 novembre 2014 di Gino Micheli
RAVINA. Sono trascorsi quarant’anni da quando Giovanni Degasperi durante
un’uscita nel Gruppo del Brenta con la giovane famiglia, i nipoti Paolo e
Alberto Degasperi e il loro amico Roberto Larcher prospettavano l’idea di
istituire, anche a Ravina, una sezione Sat. Prima riunione esplorativa, il 12
ottobre 1974, con il presidente della Sat Graffer e il consigliere Golini.
L’adesione, come gruppo, alla Sat di Trento, e nel 1979, il riconoscimento di
sezione autonoma. Sabato in sala Demattè, davanti a tanti satini ed amici
giunti dalle sezioni limitrofe, la Sat di Ravina ha festeggiato i 40 anni di
attività. L’ha fatto attraverso una distensiva serata iniziata con alcuni bambini
(i satini di domani) che sul palco hanno scherzato e ricordato l’anniversario,
proseguita con l’appassionato intervento del fondatore Giovanni Degasperi,
da sempre anima della Sat di Ravina; sezione che ha seminato bene tanto da
contare anche quest’anno quasi 400 soci. Quindi i saluti della presidente
Caterina Mazzalai, del presidente della Sat Centrale Claudio Bassetti, del
presidente della Circoscrizione Roberto Stanchina (pure speaker) e del
presidente della Cr di Aldeno a Cadine Lugi Baldo. Il coro Stella del Cornet
ha accompagnato lo scorrere sullo schermo di splendide immagini di
montagna mentre, a seguire, Alberto Degasperi ha commentato sue
suggestive e datate fotografie, peraltro contenute nel bellissimo libro, scritto a
più mani, stampato appositamente per l’anniversario dalla tipografia “La
Reclame” con il coordinamento di Dario Degasperi. Altri interventi dell’ex
parroco don Giovanni Torresani, degli ex presidenti Sat Giacomoni e Caola,
dell’ex direttore dell’Azienda forestale Trento Sopramonte Condini. Citati e
premiati i preparatori dei corsi di ginnastica (tra cui Agostino Bombardelli) e
alcuni alpinisti. In questa festa dei soci hanno guadagnato il palco e gli
applausi i 19 soci presenti fin dalla fondazione, sono: Anita e Ferruccio
Cattoni; Umberto Coser; Alberto, Dario, Giovanni, Massimo, Mauro e Paolo
Degasperi; Laura, Nilo e Sergio Dell’Anna; Remo Ferrari; Leonardo e
Riccardo Mazzalai; Tarcisio Paris; Franco Ropele; Sandro Serafini; Daria
Stenico. (g.m.)


IL TRENTINO 03 gennaio 2015 di Gino Micheli
A Ravina si va alla scoperta dell’Himalaya
La nevicata di ieri ha bloccato in autostrada l’alpinista De Stefani che ha
«saltato» l’inaugurazione
RAVINA. La neve ha bloccato in autostrada l’alpinista Fausto De Stefani che
quindi non ha potuto partecipare all’inaugurazione della mostra «Genti e
montagne dell’Himalaya», allestita in sala Demattè, a Ravina, dalla sezione
Sat in collaborazione con la Circoscrizione e con la Sat di Mattarello che
l’aveva ospitata lo scorso anno. Oggi è aperta dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle
20.30, da domani e fino al 4 gennaio è possibile visitarla, orario: 16-20.30. È
un’esplosione di colori e di immagini già lungo i due piani d’ingresso alla sala
pregna di tanta vivacità con l’abbigliamento dei popoli che vivono i territori
nepalesi, preziosi oggetti unici di cucina, artigianato locale, strumenti di
lavoro, di caccia, perfino un letto e un carretto, raccolti da Fausto De Stefani
in molti anni di viaggi e spedizioni in Himalaya collezionati in due fasi, durante
i progetti alpinistici e poi con progetti umanitari a favore dei bambini. Molte le
immagini a corollario della ricca e vivace rassegna.
All’inaugurazione Roberto Stanchina, presidente della Circoscrizione, ha
ringraziato la Sat ma in particolare De Stefani per la collaborazione che da
alcuni anni porta avanti con Ravina, parlando dei suoi progetti anche alle
scuole del quartiere. La presidente della Sat Caterina Mazzalai ha ribadito
questa vicinanza dell’alpinista lombardo al Trentino per le sue imprese
umanitarie. Dell’impegno di De Stefani per la Rarahil Memorial School a
Kirtipur che garantisce la scuola, vitto e a molti anche l’alloggio a 750
studenti, ha parlato Alessandro Tamanini che è il referente per il Trentino del
progetto portato avanti da De Stefani al quale collabora anche la Provincia e
Danny Zampiccoli del Rifugio “Damiano Chiesa”, oltre alle Sat di Ravina e
Mattarello. Tamanini ha accennato anche all’altro progetto di De Stefani,
quello della “Collina di Lorenzo”, un ampio parco ambientale, vicino a casa
sua, che nel corso di quest’anno ha ospitato 16 mila ragazzi. Per quanto
riguarda i pezzi in mostra Tamanini ha anche riferito che è intenzione di De
Stefani realizzare un museo, a Kirtipur, vicino alla scuola perché ormai sono
pezzi rari che non hanno nemmeno loro. In visione, in una sala attigua alla
mostra, c’è anche il filmato “Al di là delle nuvole” girato da Tamanini in Nepal.
(g.m.)


IL TRENTINO 21 ottobre 2014 di Gino Micheli
Domenica il Kilometro Verticale sport e riflessione per il Nepal
RAVINA. Il quinto “Km Vertical” di corsa in montagna si disputa domenica 26
ottobre lungo il sentiero della Sat 691 Ravina-Vaneze. La manifestazione è a
ricordo di Renzo Zambaldi, dirigente satino... di Gino Micheli
RAVINA. Il quinto “Km Vertical” di corsa in montagna si disputa domenica 26
ottobre lungo il sentiero della Sat 691 Ravina-Vaneze. La manifestazione è a
ricordo di Renzo Zambaldi, dirigente satino scomparso qualche anno fa.
L’organizzazione è della Sat di Ravina presieduta da Caterina Mazzalai e
della Circoscrizione di Ravina Romagnano. Si tratta di una giornata di sport e
riflessione per tutti a favore del progetto “Una scuola di Kirtiphur”, in Nepal,
promosso da Fausto De Stefani. Renzo Zambaldi aveva accompagnato il
noto alpinista lombardo in alcune trasferta in quel villaggio vicino alla capitale
Kathmandu. Parte del ricavato dell’iniziativa sarà pertanto devoluto a tal
progetto. Per maggiori informazioni basta evidenz